Sono un appassionato del disegno fin dalla mia infanzia.

 

Ricordo ancora vividamente quel momento in cui ho completato il mio primo disegno. Anche se non era nulla di straordinario, mi sono trovato con un'opera d'arte nelle mani, senza alcuna direttiva su cosa fare o non fare. È stato così, un po' per caso e un po' per fortuna, che ho scoperto la mia felicità nel disegno. Non riesco a capire esattamente perché provo tanto piacere nel disegnare.

 

Forse non lo scoprirò mai, ma so che questa passione è il motore che mi ha guidato nelle scelte e nelle decisioni che hanno delineato il mio percorso, dalla scuola al lavoro, e ha influenzato anche le mie amicizie. Dopo un'adolescenza movimentata e talvolta controversa, tra graffiti e scelte avventate, ho deciso quasi immediatamente di cercare un lavoro.

 

Ho inviato curriculum e ho sperato di trovare una nuova direzione. E così è stato. Ho trovato lavoro come apprendista grafico in uno studio web a Cinisello. La "landa desolata", come la definiva il mio mentore di allora, Stefano Bergomi, una persona meravigliosa che mi ha insegnato praticamente tutto, dalla sopravvivenza alla vita. Gli devo moltissimo.

 

Dopo sei anni di esperienza nel campo della grafica, ho deciso di lasciare tutto e ho intrapreso il percorso che mi ha portato a diventare ciò che sono oggi: un tatuatore. Dal momento in cui ho completato il mio primo disegno alle elementari, non ho mai smesso di disegnare. Sono arrivato nello studio di tatuaggi del maestro Ueo a Como, un maestro nell'arte giapponese, dal quale ho imparato ad affermarmi non senza difficoltà.

 

Il mio stile di disegno, il newschool, è stato influenzato da questo percorso nel corso degli anni. Durante gli anni delle superiori ho imparato l'arte dei murales, dei colori e dei movimenti, studiando e comprendendo l'importanza delle linee e dei contrasti. Quanto al lavoro, mi ha insegnato l'importanza di ascoltare il cliente, di comprendere le sue esigenze e di soddisfarle. L'ascolto è il primo passo per creare una connessione significativa. Ho presto scoperto che il mondo del tatuaggio non è affatto una passeggiata.

 

Non è un lavoro da prendere alla leggera, soprattutto se si vuole farlo con serietà. Studio e crescita sono alla base di tutto, mentre passione e curiosità sono il motore e il carburante per creare un prodotto bello e professionale. Arte, amore, rispetto e disciplina si fondono insieme per creare l'immagine di un vero tatuatore, di colui che sa che il successo si conquista con il sudore delle proprie mani.

 

La mia promessa a me stesso è diventare uno di quei tatuatori veri, che scalano la vetta della montagna con l'impegno delle proprie mani.